Seduzione vichinga by Joanna Fulford

Seduzione vichinga by Joanna Fulford

autore:Joanna Fulford [Fulford, Joanna]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788830510975
editore: HarperCollins Italia


13

Nonostante l’ansia per Finn e l’impazienza di arrivare a destinazione, Lara si godette il viaggio del giorno successivo.

La mattinata era serena e la brezza intensa, tanto che le creste delle onde chiazzate di spuma si rincorrevano nella vasta distesa d’acqua grigiazzurra. L’aria era pungente e odorava di mare, corda e legno. Era bello essere lontani dal pericolo e dal tanfo della morte.

Il pensiero di Ravndal non la sconfortava più. Anzi, si ritrovò a desiderare un po’ di pace e una vita più tranquilla.

Guardò Finn e gli strinse addosso la pelle di foca. Si era riaddormentato e, sebbene fosse ancora molto pallido, la sua pelle non era più troppo fredda. Inoltre, quando aveva controllato la ferita qualche tempo prima, non aveva trovato traccia di nuove perdite di sangue. Con le giuste cure e un po’ di riposo il guerriero si sarebbe ripreso. Nel frattempo condurre una vita serena avrebbe certo permesso loro di conoscersi meglio.

All’improvviso si ritrovò a desiderarlo davvero. La familiarità non aveva generato disprezzo, tutt’altro. La sua vecchia speranza che lui sarebbe spesso stato assente era sparita del tutto.

Ma se lui non l’avesse voluta un’esistenza tranquilla? Se avesse preferito viaggiare come aveva fatto in precedenza? Perché mai non sarebbe dovuto tornare alla sua vecchia vita? L’aveva sposata perché era stato conveniente e l’aveva trattata bene, eppure ciò non significava che sarebbe rimasto a casa. Non aveva mai finto di amarla e lei non aveva il potere di trattenerlo. Non ci era riuscita nemmeno la moglie che aveva amato.

C’erano tante domande che voleva fargli, sul passato e sul futuro, ma avrebbero dovuto attendere. Ciò che contava in quel momento era rimetterlo in piena salute.

Come aveva previsto Alrik, giunsero a Ravndal nel pomeriggio. L’arrivo di tre navi mise tutti in agitazione ma, non appena le sentinelle sul pontile riconobbero i visitatori, il loro arrivo fu salutato con parole di benvenuto. Uomini volenterosi aiutarono a portare a terra i feriti e poi l’intera compagnia si incamminò verso la sala grande, dove la maggior parte dei guerrieri avrebbe dormito quella sera; il resto si sarebbe accontentato del fienile.

Finn fu portato in un edificio separato, chiaramente destinato alla sistemazione della famiglia durante la notte. Un capo della stanza era stato chiuso con una tenda per offrire allo jarl un po’ di intimità. C’erano un letto grande, un trespolo con una bacinella di legno e una brocca, uno sgabello e un baule. I servitori portarono il baule di Lara e lo sistemarono lì vicino e poi riposero la cassa del padrone in un angolo, assieme all’armatura e alle armi.

Una volta sistemato Finn nel letto, Lara non perse tempo, ordinò dell’acqua e delle bende pulite e chiese quali piante medicinali ci fossero pronte all’uso. Una delle servitrici le mostrò la provvista che, per fortuna, era ben fornita.

«C’è della corteccia di salice?»

«Sì, mia signora.»

«Sai prepararci un infuso?»

Ottenuta una risposta affermativa, Lara ordinò alla donna di fornirgliene un po’. Dopodiché fece portare un pagliericcio nell’alloggio, così da essere a disposizione di Finn nel caso in cui avesse avuto bisogno di lei.



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